La TOMOGRAFIA ELETTRICA è un metodo geofisico attivo di acquisizione ed elaborazione del dato che restituisce rappresentazioni bidimensionali e tridimensionali ad alta risoluzione delle caratteristiche elettriche del sottosuolo in particolare le anomalie di resitività elettrica quale caratteristica intrinseca e caratterizzante del terreno.
Attraverso numerosi elettrodi (16, 32, 48 ecc.) conficcati nel terreno si iniettano correnti e si misurano differenze di potenziali di numero elevatissimo. Attraverso la disposizione linerare degli elettrodi si possono generare un numero molto alto di combinazioni, indagando quindi non più solo lungo una verticale, ma lungo tutta una sezione ottenendo un'informazione bidimensionale e, con più sezioni parallele e incrociate, una visone tridimensionale.
Essa è utilizzata per:
- Ricerche idriche nel sottosuolo e modellazione degli acquiferi;
- Monitoraggio dell'ingressione marina nelle falde;
- Mappatura della permeabilità dei terreni e individuazione di perdite di acqua da condutture interrate sotto gli edifici sogetti a cedimenti;
- Studi di vulnerabilità delle falde;
- Analisi bi-tridimensionale del sottosuolo con evidenti contrasti di resistività;
- Studi per la bonifica ambientale e ricerca di plumen di inquinanti;
- Monitoraggio e controllo dell'integrità dei teli di contenimento in vasche e/o discariche;
- Individuazione di corpi franosi e loro superfici di scorrimento;
- Individuazione di cavità sotterranee;
- Ricerche archeologiche (cavità, strutture sepolte, tombe ecc.)